Tutti gli approcci terapeutici per capire come curare la pubalgia e ridurre il dolore
Gli infortuni muscolari sono debilitanti e non solo per gli sportivi. Infatti, a seconda della loro localizzazione e gravità, possono condizionare anche le più comuni attività quotidiane come camminare, correre o sollevare oggetti.
Un tipo di infortunio muscolare che colpisce spesso gli atleti e che risulta piuttosto fastidioso è la pubalgia che tende anche a riproporsi nel tempo, condizionando non poco la vita di chi ne soffre.
Cerchiamo allora di capire cos’è e come curare la pubalgia attraverso i metodi di trattamento più efficaci.
Cos’è la pubalgia, come riconoscerla e quali sono le cause scatenanti
Quando si parla di pubalgia si fa riferimento ad un dolore a livello pubico, ossia all’inguine. Si tratta, in realtà, di una sindrome caratterizzata da dolore di tipo infiammatorio che colpisce muscoli, tendini e articolazioni a livello della sinfisi pubica, una zona del bacino che comprende molte fasce muscolari.
Il dolore in genere viene avvertito sul lato interno della coscia e aumenta d’intensità durante la contrazione del muscolo, specialmente al mattino o comunque a muscolo freddo, mentre tende a migliorare con l’attività fisica.
Ciò però non deve ingannare: infatti, post sessione di allenamento il dolore torna a farsi intenso, condizionando i normali movimenti del corpo.
A causa delle molte strutture che innervano la zona inguinale, il fastidio può presentarsi con sfumature molto diverse da caso a caso, comprendendo sintomi anche extra muscolari come, ad esempio, un senso di incompleto svuotamento della vescica.
La forma più nota è sicuramente la pubalgia dello sportivo, poiché questa sindrome dipende da un’infiammazione muscolo tendinea che riconosce la causa maggiore nel sovraccarico funzionale, dovuto ad un allenamento eccessivo o troppo intenso, o a movimenti ripetuti un numero eccessivo di volte. È piuttosto comune nei calciatori, nei ciclisti, nei pattinatori o nei pallanuotisti.
Capire come curare la pubalgia è fondamentale, se non trattata correttamente questa infatti tende a ripresentarsi, fino a diventare cronica, influenzando anche la più lieve attività fisica.
Altre cause ricorrenti: cos’è la pubalgia gravidica
Come abbiamo già detto, la pubalgia è sindrome infiammatoria dolorosa che colpisce con maggiore incidenza gli sportivi; tuttavia, durante il periodo della gravidanza è molto comune sviluppare la pubalgia, a causa dell’aumento di produzione di un particolare ormone, chiamato relaxina che prepara la donna al travaglio e al parto.
La pubalgia gravidica non è un problema né grave né pericoloso, sicuramente però tende ad essere molto fastidioso specialmente per un organismo già sottoposto a stress.
L’aspetto più condizionante risiede nel fatto che, a causa della condizione di gravidanza, l’utilizzo di farmaci per placare il dolore è molto limitato ma, per fortuna, esistono altri metodi terapeutici che possono essere applicati con successo e semplici da utilizzare, come la vibrazione locale.
Come curare la pubalgia? Terapie e strumenti migliori
Come già accennato, comprendere come curare la pubalgia e quali sono gli approcci terapeutici migliori è, con molta probabilità, molto importante.
A differenza di altri tipi di dolore muscolare, la pubalgia deve essere trattata già da subito con la massima attenzione poiché, se ricompare, può avere la tendenza a trasformarsi in un’infiammazione cronica davvero molto spiacevole.
Il riposo e l’applicazione di ghiaccio e farmaci sicuramente aiutano, ma da soli non sono sufficienti per eliminare il dolore e l’infiammazione; a questo punto, subentra il bisogno di lavorare quotidianamente su muscoli, tendini e articolazioni della sinfisi pubica a livello inguinale.
A tal proposito, tra i vari approcci clinici, la terapia a vibrazione locale ha fornito risultati eccellenti sia nella riduzione del dolore e dell’infiammazione, sia nel recupero muscolare.
Le vibrazioni, infatti, riescono a penetrare all’interno dei tessuti raggiungendo proprio i muscoli. Qui la loro azione terapeutica si esplica riequilibrando il tono e rigenerando il potenziale d’azione muscolare.
Inoltre, la vibrazione locale stimola e accelera anche i normali processi di riparazione e rigenerazione dei tessuti dell’organismo, favorendo la guarigione.
Un altro punto molto importante riguarda il dolore. Infatti, tramite quella che viene chiamata “teoria del gate control”, le vibrazioni riescono ad interrompere i segnali dolorosi che, viaggiando sulle fibre nervose, arrivano al cervello.
L’aspetto migliore dell’utilizzo delle vibrazioni, inoltre, sta nel fatto che questi dispositivi medici certificati possono essere utilizzati sia da professionisti in fase di fisioterapia che, molto semplicemente, anche come metodo di autotrattamento dalle persone che soffrono di pubalgia, derivante da microtraumi ripetuti o pubalgia gravidica.
Perché scegliere gli apparecchi NOVAFON e la terapia a vibrazione locale
Conoscere tutte le informazioni utili sulla pubalgia, come riconoscerla e quali sono i trattamenti più efficaci è sicuramente il modo migliore per liberarsi da questa fastidiosa condizione.
Per sfruttare al massimo il potere terapeutico delle vibrazioni scegli i dispositivi medici NOVAFON, che rappresentano un metodo di trattamento innovativo sia nel campo della riabilitazione che in quello dell’autotrattamento.
Questi dispositivi medici certificati sono efficaci sia sul trattamento del dolore che degli infortuni muscolari e possono essere utilizzati da professionisti qualificati o come autotrattamento quotidiano. Inoltre, gli apparecchi NOVAFON sono detraibili dalle tasse e consentono, in questo modo, un recupero fiscale sulla spesa effettuata.
Oltre ai suoi apparecchi, NOVAFON offre corsi di formazione e webinar gratuiti per conoscere come utilizzare i dispositivi nel modo corretto, quali accessori sono più indicati e le istruzioni per effettuare terapie mirate a risolvere il problema.
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