C'è differenza tra emicrania e cefalea? Facciamo chiarezza!
Quali sono i fattori che determinano la differenza tra emicrania e cefalea e come si curano
Uno dei disturbi più comuni che colpisce l’essere umano è il sicuramente il mal di testa, con una frequenza piuttosto alta e che tende a peggiorare in modo significativo le nostre giornate.
Tuttavia, il termine mal di testa è di uso piuttosto comune e racchiude al suo interno tutte quelli condizioni che provocano dolore a livello della testa, al di sopra degli occhi.
Sebbene il malessere e i segni clinici possano sembrare comuni a tutte le condizioni, esistono delle peculiarità che appartengono a specifici disturbi, i quali si riconoscono dalla localizzazione del dolore, dalle cause scatenanti e dalle potenziali conseguenze.
Vediamo, allora, la differenza tra emicrania e cefalea, quali sono i fattori legati all'insorgenza del mal di testa e come risolvere questo disturbo molto fastidioso.

Differenza tra emicrania e cefalea: cause e sintomi a confronto
Nel linguaggio medico le parole cefalea e mal di testa sono utilizzate come sinonimi, ed indicano qualunque tipologia di dolore che compare al di sopra di quella linea immaginaria che collega l'orecchio con l'occhio.
La cefalea è un disturbo neurologico ricorrente, di cui esistono almeno 100 diverse tipologie legate a localizzazione del dolore e tipo di sintomi che, in genere, viene diviso in 2 macrogruppi:
- Cefalea primaria, quando il mal di testa non è connesso a nessun'altra patologia
- Cefalea secondaria, quando il mal di testa compare come conseguenza di altri disturbi, come la sinusite ad esempio
Tra le cefalee primarie, la più frequente è sicuramente quella muscolo tensiva, causata da una tensione eccessiva dei muscoli nucali, cervicali e della schiena. Questo disturbo presenta un'intensità che va da lieve a molto severa, con disturbi anche invalidanti e la presenza frequente di nausea e/o vomito e ipersensibilità alla luce e al rumore.
Un altro esempio di cefalea è quella che deriva dall’uso troppo prolungato di dispositivi elettronici, dalla stanchezza generale o dall’ambiente circostante, come stare in un luogo estremamente rumoroso. Insomma, si tratta davvero di un disturbo che riconosce una gamma vastissima di cause scatenanti.
Tuttavia, anche se nel linguaggio comune si tende ad associarle e ad utilizzarle impropriamente come sinonimi, esiste una differenza tra emicrania e cefalea molto netta, riconoscibile tanto dai sintomi, quanto dalle cause scatenanti.
L’emicrania, per la verità, è la forma più intensa di cefalea primaria, con delle caratteristiche ben precise che la rendono invalidante e condizionate per le persone che ne soffrono.
Dal punto di vista medico, si tratta di una patologia del sistema nervoso centrale che colpisce in maniera particolare i neurotrasmettitori ed i circuiti del dolore, caratterizzata da dolore molto intenso e duraturo e segni neurovegetativi, come nausea, fotofobia e occasionalmente disturbi alla vista.
Riconoscere le caratteristiche di cefalea ed emicrania è fondamentale per classificare quale tipo di condizione e mettere in atto trattamenti efficaci. Ma per fare ciò è necessario valutare proprio le caratteristiche cliniche.
Ad esempio, nel caso dell’emicrania il dolore è prolungato da un minimo di 4 ore fino a 3 giorni e devono essere presenti almeno 2 di queste 4 caratteristiche:
- Dolore pulsante
- Intensità media o forte
- Attività motoria che peggiora la situazione
- Localizzazione unilaterale, ovvero su un solo lato della testa
La presenza o l’assenza dei disturbi alla vista, inoltre, rappresenta la caratteristica più importante che distingue l’emicrania comune da quella con aura, un disturbo neurologico transitorio che precede l’insorgere del mal di testa e dura solitamente dai 20 ai 60 minuti.
L’aura si caratterizza in 3 modi diversi: il più comune è sicuramente quello visivo, caratterizzato dalla comparsa di punti o linee luminose che si ingrandiscono sempre più e tendono ad occupare il campo visivo, quello sensitivo che colpisce un solo lato del corpo e un’alterazione della capacità di esprimersi.
Trattare la cefalea o l’emicrania richiede, quasi sempre, un approccio multidisciplinare, specialmente nei casi in cui queste condizioni siano altamente invalidanti e condizionino la vita di chi ne soffre.
Una volta compresa la differenza tra emicrania e cefalea, è necessario capire anche quali sono i trattamenti più efficaci per questi disturbi, poiché se la sua intensità è grave, come abbiamo visto, può diventare altamente invalidante e influenzare negativamente la vita delle persone.
Come prima cosa, quando si parla di cefalea ed emicrania è fondamentale cercare di prevenire l’insorgenza di questi disturbi, andando ad evitare i fattori scatenanti come stress, mancanza di sonno o stimolazione eccessiva dei sensi.
Tuttavia, nel momento in cui queste condizioni si manifestano con la comparsa dei sintomi, oltre alla terapia farmacologica, è possibile sfruttare un altro rimedio che si è dimostrato molto efficace, come la terapia a vibrazione locale.
Ciò è dovuto alla capacità delle vibrazioni di agire su più fronti, contrastando le sensazioni dolorose, grazie alla “teoria del gate control”, ovvero la capacità di interrompere i segnali dolorosi che viaggiando sulle fibre nervose arrivano al cervello e risolvendo le tensioni muscolari e la rigidità che possono provocare diversi tipi di cefalea.
La stimolazione dei tessuti e la capacità di riequilibrare e normalizzare il tono muscolare, ad esempio, unita all'aumento di potenziale di forza, che viene fornito dalla vibrazione locale va a lavorare direttamente sul tessuto muscolare interessato, rilasciando la tensione delle fibre, che si accumula per varie cause, come un’errata postura, ed eliminando la rigidità e le contratture.
Questi benefici terapeutici risultano fondamentali nel trattamento della cefalea nucale, provocata proprio da un’eccessiva tensione muscolare.
Inoltre, utilizzando le testine del Myofascial set è possibile lavorare direttamente su punti specifici della muscolatura, come ad esempio la zona cervicale, la cui tensione è responsabile della comparsa di molti mal di testa, o lavorare su zone più ampie, a seconda delle necessità.
La terapia a vibrazione locale, oltre a fornire ai professionisti qualificati uno strumento eccezionale nel trattamento di diverse patologie, è anche un metodo di auto-trattamento molto semplice e pratico da utilizzare, che può essere applicato direttamente a casa dalla persona interessata o da un caregiver.
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