Postumi del colpo di frusta: quali sono i più comuni e come trattarli in modo efficace
Lo scheletro umano è una struttura rigida che grazie a muscoli, articolazioni, tendini e legamenti, strutture più flessibili, permette di effettuare movimenti anche molto complessi.
In caso di movimenti troppo bruschi e violenti, però, vengono superati i limiti fisiologici di escursione articolare. Questa eventualità è tipica dei traumi, tra i quali uno dei più comuni è sicuramente il colpo di frusta, spesso associato a incidenti automobilistici.
I postumi del colpo di frusta possono essere piuttosto complessi, e vanno dal dolore fino allo stiramento dei muscoli e dei legamenti, con possibile interessamento di danni ai nervi.
Com’è facile intuire, quando ciò accade, è necessario intervenire subito, poiché le conseguenze del colpo di frusta possono causare disturbi che condizionano le normali attività quotidiane legate al movimento.
Cos’è e quali sono le conseguenze del colpo di frusta
Il colpo di frusta, tipica conseguenza degli incidenti automobilistici, è un infortunio che riguarda la parte alta della colonna vertebrale, il cosiddetto rachide cervicale. Questo trauma si verifica quando la testa si piega bruscamente indietro e poi in avanti, tendendo eccessivamente i muscoli e legamenti del collo.
Dal punto di vista medico, possiamo parlare di una vera e propria distorsione cervicale, ovvero un trauma a muscoli e legamenti associati ad un'articolazione che può essere causato, come accennato, da un incidente in macchina, ma anche da sport di contatto o traumi accidentali.
Le conseguenze del colpo di frusta sono piuttosto ampie e possono essere inquadrate all'interno di una sindrome dolorosa, con dolore e rigidità a livello del collo che sono tra i fastidi più comunemente accusati.
Tuttavia, le manifestazioni possono estendersi anche oltre l'area cervicale, andando a coinvolgere la testa, la spalla, la parte alta delle braccia e la porzione alta della schiena, ma non quella lombare.
Ad esempio, possono comparire vertigini, problemi alla mandibola, disturbi alla vista e mal di testa nucale. Inoltre, questi disturbi non sempre esordiscono appena dopo il trauma e possono essere distinti in sintomi immediati e sintomi tardivi del colpo di frusta.
In sintesi, i postumi del colpo di frusta possono variare di gravità e intensità, da una semplice sindrome dolorosa a traumi più importanti, tra cui:
- Fratture della colonna vertebrale
- Ernia del disco
- Strappi muscolari o legamentosi
- Traumi alla colonna vertebrale
- Sublussazioni della colonna a livello cervicale
Nella maggior parte dei casi, comunque, questi disturbi impediscono i movimenti e causano dolore, andando a condizionare la routine quotidiana.
5 suggerimenti per il trattamento dei postumi da colpo di frusta
Dal momento che questo tipo di infortunio può risultare anche estremamente grave e che le conseguenze del colpo di frusta possono rivelarsi serie dal punto di vista dei danni strutturali, con fratture della colonna vertebrale o danni a muscoli e legamenti a livello cervicale, è importantissimo capire come trattare questa condizione.
Il primo suggerimento, specialmente in caso di incidente automobilistico, è quello di immobilizzare il collo utilizzando un collare rigido, al fine di evitare ulteriori danni.
Successivamente, e in maniera consequenziale al primo punto, è necessario andare ad escludere qualsiasi tipo di danno a queste strutture così importanti, anche attraverso immagini radiografiche.
Una volta fatto ciò, ed escluse conseguenze severe del colpo di frusta, è necessario occuparsi dei sintomi che possono comparire come dolore, contratture muscolari, rigidità dei muscoli, formicolio, intorpidimento e limitazione nei movimenti.
Ricapitolando, i 5 suggerimenti più importanti per contrastare il colpo di frusta sono:
- Immobilizzare il collo
- Escludere eventuali danni
- Trattamento del dolore
- Trattamento delle conseguenze a livello muscolare
- Riabilitazione per risolvere questo infortunio
Ovviamente, si tratta di processi consequenziali, di cui alcuni avvengono anche in contemporanea, ma essenziali per risolvere questo infortunio ed evitare che le conseguenze del colpo di frusta possono diventare invalidanti.
Quali sono le applicazioni terapeutiche migliori per trattare i postumi del colpo di frusta?
Una volta immobilizzato il collo e fatti tutti gli esami per escludere eventuali danni al rachide cervicale, è necessario andare a lavorare sui sintomi iniziali o sui sintomi tardivi nel colpo di frusta.
Infatti, come precedentemente accennato, non sempre i disturbi compaiono immediatamente dopo il trauma, ma possono anche insorgere con il passare del tempo.
Tra le varie possibilità terapeutiche per affrontare i postumi del colpo di frusta, quella più efficace è sicuramente l'impiego della terapia vibrazione locale.
Le vibrazioni, grazie ad una stimolazione verticale dei tessuti, sono in grado di lavorare direttamente sul muscolo, sia riequilibrando e ristabilendo il tono muscolare, in modo da lavorare sulle contrazioni e sulla rigidità delle fibre muscolari, sia stimolando i meccanismi di riparazione e rigenerazione dei tessuti.
Questa azione terapeutica è fondamentale per affrontare le conseguenze del colpo di frusta poiché, oltre naturalmente a risolvere la distorsione dell'articolazione del collo, va a lavorare anche su tutti quei sintomi che possono derivare da una tensione eccessiva, come la cefalea, le vertigini e l'intorpidimento.
Inoltre, quando il dolore si estende su una zona più ampia rispetto a quella del collo, è possibile andare a lavorare sui trigger point per alleviare i sintomi.
Un altro aspetto molto importante riguarda l'azione che le vibrazioni esercitano sui nervi. Sia i traumi diretti sulla colonna, sia eventuali contratture muscolari che vanno a comprimere i nervi, possono generare sintomi molto fastidiosi come parestesie e dolore.
La vibrazione locale aiuta a sollecitare lo scambio di informazioni attraverso la stimolazione del tessuto interessato, migliorando la sensibilità superficiale e interna dei nervi.
Le vibrazioni sono in grado di contrastare anche il dolore, attraverso la teoria del “gate control”. Le onde sonore interferiscono con i segnali nervosi del dolore, che dalla periferia del corpo arrivano al cervello, alleviando gli stati dolorosi.
Gli apparecchi per la vibrazione locale sono semplici e molto intuitivi da usare, e possono essere applicati sia da terapisti o fisioterapisti qualificati, sia come metodo di autotrattamento direttamente a casa, dal soggetto stesso o da chi se ne prende cura.
La sua facilità di utilizzo, dunque, unita a tutti i benefici terapeutici, rende la vibrazione locale uno strumento eccellente per la riabilitazione muscolare, ortopedica e scheletrica.
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